L'analisi di bilancio per gli Enti del Terzo Settore



Il Decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali del 5 marzo 2020 fissa, ai fini della redazione del bilancio di esercizio da parte degli enti del Terzo settore, i modelli di stato patrimoniale, rendiconto gestionale e relazione di missione, di cui all'articolo 13, comma 1 del D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117. Nell'introduzione dell'Allegato 1 al Decreto MLPS è indicato che: "la predisposizione del bilancio d’esercizio degli enti di cui all’art. 13. Comma 1 del codice del Terzo Settore è conforme alle clausole generali, ai principi generali di bilancio e ai criteri di valutazione di cui, rispettivamente, agli art. 2423, 2423 bis e 2426 del codice civile e ai principi contabili nazionali, in quanto compatibili con l'assenza dello scopo di lucro e con le finalità civiche e solidaristiche e di utilità sociale degli enti del Terzo Settore".

Dato il quadro normativo e tenuto conto del principio contabile OIC 35 "Principio contabile ETS", il processo di analisi del bilancio degli Enti del Terzo settore corrisponde a quello utilizzato per formulare una valutazione sullo 'stato di salute' di un'impresa commerciale in funzionamento:

Per maggiori dettagli vedi la pagina dedicata all'analisi di bilancio.

All'analisi patrimoniale e finanziaria degli ETS possono sostanzialmente essere applicate le stesse tecniche utilizzate per le imprese commerciali, con l'elaborazione dei margini e degli indici che consentono di esaminare: la liquidità, la solidità patrimoniale, la correlazione fonti/impieghi e la posizione finanziaria lorda e netta.

L'assenza dello scopo di lucro e le finalità proprie degli ETS modificano invece, in misura sostanziale, l'approccio e il fine dell'analisi economico-reddituale; sul punto merita ricordare che il principo contabile OIC 35 modifica il postulato sulla continuità aziendale esposto nel principio contabile OIC 11, eliminando la parte in cui la continuità aziendale viene ricondotta alla capacità di produrre reddito (inteso come differenza positiva fra ricavi e costi di natura sinallagmatica). L'impostazione del rendiconto gestionale abbandona la priorità assegnata nel conto economico d'impresa alla funzione produttiva e ai risultati parziali ad essa riferiti, sostituendola con l'evidenza dell'apporto che le aree di attività forniscono nella formazione dell'Avanzo/Disavanzo d'esercizio.

Rispetto al modulo classico di analisi di bilancio, per l'analisi economico-reddituale degli ETS, abbiamo quindi scelto di: